sabato 6 febbraio 2010

Polvere e nient'altro che polvere...


Voi tutti saprete - o almeno immaginerete - l'ampia trafila burocratica per potersi laureare. Tra le varie cose da fare prima di poter ottenere l'ambito "pezzo di carta" bisogna consegnare una copia della tesi in Segreteria assieme ad un modulo in cui date o meno ad altri studenti la possibilità di consultare il vostro prezioso elaborato.
Bene.

Qui da noi la laurea in Informatica è triennale ed è attiva dal 2001. Ciò significa - per il momento - 7 anni di tesi. Certo, i numeri non sono nemmeno paragonabili ad ingegneria, per dire, ma è comunque materiale prodotto dagli studenti. Materiale per lo più sperimentale: non uno sterile copia-incolla da altri libri, ma un'applicazione sul campo (spesso aziende, non solo informatiche) di tutto quello che è stato insegnato nei vari corsi.
Bene.

Ho un amico, Dok, che studia Informatica al DMI e che recentemente ha finito gli esami. Indeciso su come impostare la tesi (quanto lunga? quale font? quali i margini? come suddividere i capitoli? quanto ampia la bibliografia? ...), ha pensato di consultarne alcune dei suoi compagni di corso degli anni passati.
Sul sito della Biblioteca le tesi di Informatica non sono catalogate. «Strano...» pensa il mio amico, e si reca di persona in Biblioteca centrale.

«Vorrei consultare alcune tesi triennali, ma ho visto sul sito che non sono catalogate», dice Dok alla bibliotecaria di turno.
«Strano», risponde la donna. «Di che Corso di Laurea?».
«Informatica»
«Ah, no» replica la bibliotecaria. «Le tesi di Informatica sono tutte in uno scatolone. E non credo verranno mai catalogate».

Le domande sarebbero tante: perché spendere soldi per rilegare una tesi che prenderà solo polvere e muffa in uno scatolone? Perché perdere una mattina intera per consegnare in Segreteria una tesi che finirà abbandonata in uno stanzino della Biblioteca? Perché perdere una mattinata (la stessa di prima, quando va bene; quando va male una diversa) per consegnare un modulo con il consenso alla consultazione della propria tesi se questa non potrà mai essere consultata?
Ma più che altro c'è lo sconforto di ragazzi che lavorano per dei mesi su una tesi che verrà spiegata for dummies in pubblico (qui Informatica non ha la prelaurea: al candidato sono concessi solo 15 minuti il giorno della laurea) e che, eccezion fatta per il loro relatore, nessuno mai leggerà perché in Biblioteca centrale nessuno si prende la briga di catalogare e mettere a disposizione.

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